Il deltaplano è una struttura di tubi, cavi, tela e bullonerie opportunamente
studiati e disposti per consentire, al mezzo ed al pilota, di volare in un
ambito ben preciso di condizioni meteorologiche, garantendo la massima
affidabilità meccanica. Anche se oggi gli apparecchi hanno la capacità di
resistere ad accelerazioni che raggiungono 6 G (cioè quando il peso apparente
aumenta fino a 6 volte rispetto a quello reale) non bisogna mai scordare che in
condizioni meteorologiche avverse o durante manovre acrobatiche, tali limiti
strutturali vengono superati, ed anche il miglior apparecchio del mondo si
può rompere. Ricordiamo, infine, che danni anche lievi possono
compromettere notevolmente la capacità di resistenza del mezzo e che quindi montaggio
e manutenzione rivestono una importanza vitale.
La resistenza strutturale e l'autostabilità degli apparecchi sono testate e
certificate, all'origine, da appositi organismi:
i più noti sono quelli Americani, Tedeschi e Svizzeri dove, per necessità
(assenza di un' ente corrispondente), vengono collaudati anche gli aquiloni
italiani.
Un deltaplano è, in sostanza, una coppia di semi-ali tenute aperte ed
orizzontali da due "contro-ventature", una superiore ed una inferiore.
La contro-ventatura superiore è sostenuta dalla torre (o master), mentre quella
inferiore è sostenuta (in volo) dal trapezio, all'interno del quale trova
spazio il pilota.
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